La notte di Ognissanti

E’ notte. Chiudo le palpebre quando mamma mi rimbocca le coperte e sfiora la fronte con un delicato e indimenticabile bacio della buonanotte.
E’ la notte di Ognissanti.
Decido di attendere sveglia l’arrivo dei morticini che secondo la tradizione popolare, durante la notte, tornano nelle case dei loro cari portando i regali ai loro discendenti.
E in attesa del loro arrivo, me ne sto con gli occhi strizzati, seminascosta sotto le coperte forse per paura del buio ma anche un po’ per ansia per l’arrivo inconsueto di nonni di cui non rammentavo molto e i cui volti li avevo visti in vecchie foto in bianco e nero.
Mi chiedo irresoluta: “E se mi trovassero sveglia cosa farebbero? Fluttuerebbero per casa indispettiti e non lascerebbero i regali tanto attesi? Si dissolverebbero nell’oscurità?”.
E mentre mi areno nei dubbi più straordinari, tipici della fantasia sbalorditiva dell’infanzia, mi inabisso nel sonno più profondo e nei sogni di bimba ingenua.
Al risveglio, quando le prime luci del mattino, deboli bagliori che mi lambiscono le palpebre fino a farmele riaprire, mi siedo sul letto con le gambette penzoloni, stropicciandomi gli occhi ancora incredula e stupìta per essermi persa il tanto sospirato appuntamento. Da quel momento inizia la convulsa ricerca dei regali.
Si va per casa in silenzio, in punta di piedi, per non disturbare chi ancora dorme e si apre una bella caccia al tesoro… tutto è fantastico! Si cerca negli angoli più impensati e il ritrovamento è pura esultanza.
A distanza di tempo sento ancora il sapore di biscotti speziati alla cannella e della morbida e profumata frutta martorana, l’odore delle caldarroste, il gusto dei semi vermigli sgranati dei melograni. Tutti doni che trovavamo in un delizioso cestino vicino ai regali …
Odori, colori, sapori di sublime felicità e gioia condivisa.
Marinella Tumino ©

E nella foto… me voilà all’età di 4 anni!!! ❤

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Un caleidoscopio di emozioni…

Un caleidoscopio di emozioni oggi al “Quintino Cataudella” di Scicli dove, in seno all’iniziativa LIBRIAMOCI 2018″, ho incontrato gli studenti delle quinte classi dei licei e del tecnico. Un grazie speciale va al Dirigente scolastico prof. Enzo Giannone, da sempre attento e sensibile a tematiche come Memoria, impegno e viaggio. Grazie anche ai docenti, in particolare alla prof.ssa Giusy Carnemolla che mi ha affiancata e guidata in questo ennesimo piacevole VIAGGIO. E grazie agli studenti intervenuti che rappresentano il nostro futuro con l’augurio che possano far loro la lezione che la Memoria storica costantemente impartisce perchè ciò che è accaduto negli anni bui del Novecento, non si ripeta più…mai più! Ne plus jamais!

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Così scrive il “Quintino Cataudella” di Scicli…

IIS “Q.CATAUDELLA” di Scicli

LIBRIAMOCI 2018”, incontro con la scrittrice Marinella Tumino, 24/10/2018.

La nostra scuola aderisce a “LIBRIAMOCI 2018: giornate di lettura nelle scuole”, iniziativa che intende sensibilizzare le giovani generazioni sull’importanza dei libri e della lettura.
Il tema prescelto ,“Viaggio e Memoria” , potrà essere spunto di riflessione sulla base di indicazioni di libri e letture di passi di opere specifiche da proporre nel corso delle ore di lezione.
I responsabili della biblioteca dell’istituto sono a disposizione di docenti e alunni per eventuali suggerimenti di titoli.
Giovedì 25 ottobre 2018, a partire dalle ore 11:30, presso l’Auditorium della sede liceale dell’Istituto, la scrittrice Marinella Tumino presenterà la sua ultima opera “L’urlo del Danubio”, opera di rilevante interesse letterario e civile per la tematica trattata, inerente al viaggio nei luoghi della deportazione e dello sterminio degli ebrei durante la seconda guerra mondiale.
L’incontro con la scrittrice è rivolto alle classi quinte dell’Istituto e alla classe 4 A Liceo classico.

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I PLATANI DI FERRAMONTI

Sentinelle silenti, custodi della Storia, i platani vetusti si ergono nel campo di internamento di Ferramonti.
Le olimpiche chiome verdi si stagliano nel cielo in cui lanose nuvole si rincorrono immemori.
Nel silenzio del Campo, le voci della placida pianta, sacra ai greci, bisbigliano storie di vita, di sofferenza ma anche momenti di gioia e di dolcissima malinconia.
I rami robusti si protendono nello spazio come a voler abbracciare quell’umanità tormentata e martire che li ha sfiorati col cuore e con gli occhi.
E io ho imparato da quei Platani che la Storia si ripete, che non è concesso dimenticare, che occorre operare per non ripetere gli errori, per un futuro migliore.
Mentre il tempo scorre inesorabile, i Platani di Ferramonti continuano a sussurrare le migliaia di storie conosciute e io sto lì ad ascoltare…
Ferramonti, 16/8/2018

A futura memoria…
Grazie all’Associazione Ferramonti, a Simona Celiberti e
all’eccellente e insostituibile guida del Campo Maria Lavorato.
Grazie per le indescrivibili EMOZIONI♡

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NUOVA POSSIBILITA’ DI ACQUISTO

Il libro di Marinella Tumino, giunto alla seconda edizione è acquistabile anche presso il Museo della Memoria Ferramonti di Tarsia, provincia di Cosenza, il più grande campo di concentramento per ebrei stranieri d’Italia. Il Museo è nato con l’intento di conservare e diffondere la memoria storica legata a questo luogo. Pochi sanno che la Calabria, durante la seconda guerra mondiale è stata scena dell’orrore fascista del razzismo e dei campi di concentramento. Da oggi, tra le testimonianze museali di quel periodo anche L’Urlo del Danubio.

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